giovedì 20 ottobre 2011

C'era una volta...

Stamattina ricevo la telefonata di mia madre che, tra il commosso e il divertito, mi comunica il ritrovamento di pezzi storici di valore incommensurabile: dei miei quaderni, a righe (lo specifico, perché dettaglio fondamentale, senza il quale non riuscireste ad addormentarvi la notte), di quando andavo alle elementari, esattamente in seconda!

A quei tempi ero alta poco più di una pulce (bè, non è cambiata molto la situazione), ero simpatica, educata e soprattutto "una cifra" ambiziosa.
Quei quaderni, infatti, non sono scolastici, ma contengono i miei primi romanzi! ù.ù
Eh sì, io da bambina, nel tempo libero, facevo la scrittrice. Dotata di una fantasia davvero fantastica, scrivevo tutti quei pensieri che mi passavano per la testa, e me ne andavo in giro dicendo a tutti che stavo scrivendo un romanzo, che sicuramente avrebbero pubblicato.

Ho trascorso molto tempo, durante l'infanzia, a casa dei miei nonni e mio nonno era un professore di lettere che passava le sue giornate a leggere o a scrivere. Si sa che tutti i bambini imitano i "grandi", infatti, quando ancora più piccola (circa 4enne), non sapevo scrivere, prendevo dei fogli, li riempivo di scarabocchi e poi andavo da mia nonna, mia madre o mio padre a recitare ciò che avrei scritto se ne fossi stata capace.

A 6 anni (ho fatto la primina), arrivò il mio primo romanzo... Mia madre, oggi, mi ha letto qualche pezzo, a parte alcune frasi disconnesse, devo dire che la trama non è male. Parlavo di contadini, campagne, raccolte, semine e ogni tanto spuntava Barbie dal nulla. 
Non chiedetemi perché mi sentissi così vicina al mondo bucolico, non ne ho la minima idea... La cosa davvero straordinaria è, che si tratta di una sorta di Divina Commedia: 200 pagine di vaneggiamenti infantili sull'agricoltura?!? O.O
Quaderni sapientemente tenuti da una baby letterata, siglati in copertina come: "La vita in campagna parte 1"," La vita in campagna parte 2" fino a 4!

La mia conclusione: complimenti alla mia vecchia e ormai spenta ambizione, e grazie a me stessa perché mi sono regalata le migliori risate della mia vita!!!

Al prossimo post.
Kiss
Roberta

p.s.: Capite quanto mi piace scrivere??? 

martedì 18 ottobre 2011

Novità e Collaborazioni

Cari Followers,
ho una bella notizia da darvi!
Con immenso piacere, vi comunico che ho iniziato a collaborare con il magazine on line: www.sentio.it.
Troverete i miei articoli su cronaca, tv, spettacolo, gossip, web e tanto altro sulla pagina internet. 
Pubblicherò almeno un articolo al giorno, e sono firmati con il mio nome: Roberta.

Spero in un vostro supporto e augurandomi di catturare la vostra attenzione!

Al prossimo post!
Roberta

mercoledì 12 ottobre 2011

Che Blogger Sei?!?

Ciao Followers, come state?
Con questo post vorrei rispondere alla domanda che mi viene fatta spesso da quando ho aperto il blog: “Perchè non ci sono post di outfit?”

Premessa: io adoro i fashion blog e amo le fashion bloggers, visito quotidianamente questi “diari della moda”, lascio commenti, mi innamoro degli outfits proposti e prendo ispirazione.
Tutto questo, però, non fa di me una fashion blogger, per tantissimi motivi.
Innanzitutto, sono molto più “figa” quando parlo, che in foto... e già questa mi sembra una buonissima motivazione.
In secondo luogo, in questo periodo, ho la vita mondana di una mela verde che passa dal bancone del supermercato al frigorifero di casa dell'acquirente... mi auspico di non finire tra le fauci di un cannibale! Ecco!
I miei sabato sera trasgressivi, li passo a piangere davanti a “C'è posta per te”, durante il giorno studio indossando abiti sciatti o vado a fare la spesa in condizioni pietose.
Certo, capita anche a me di uscire, fare una passeggiata, un aperitivo con le amiche o un cinema e di tanto in tanto mi “acchitto” pure, ma subentra un altro problema: ho una macchinetta fotografica compatta che funziona solo quando le va e che decide di non usare il flash quando c'è un buio che più buio non esiste...
Last but not least: ho i colpi di sole sbiaditi e una ricrescita indignitosa, ma andare dal parrucchiere richiede tempo che, momentaneamente, non ho.

Preferisco, quindi, raccontarvi tante cosine che magari non vi interessano, ma sono una chiacchierona instancabile e il blog mi permette di dire tutto ciò che mi passa per la testa!

Ho deciso, però, di lasciarvi con gli ultimi due acquisti fatti: una giacca di pelle da Zara very low cost e una borsa longchamp super grande e super comoda! :)


Al prossimo post.
Roberta.

p.s.: vi ricordo la mia pagina facebook: http://www.facebook.com/pages/Sweet-Pink-Macaron/115635858523687

lunedì 10 ottobre 2011

Paure, fobie e... punti deboli!!! :)

Questo post lo dedico alle mie innumerevoli paure/fobie...
Ci sono tantissime cose che mi lasciano perplessa o addirittura scossa:

1- Gli insetti;
2- I temporali eccessivamente rumorosi, non quelli semplici con qualche lampo e tuono ogni tanto;
3- I topi;
4- I serpenti: intendo non solo il genere animale, ma anche le persone striscianti/viscide/velenose/”viperose”;
5- I maglioni di lana a collo alto;
6- Le facce della D'Urso e le sue interviste;
7- Le soap opera (a cui ho già dedicato un post);
8- I silenzi imbarazzanti che nascondono chissà quali segreti;
9- Il gelato gusto “Veleno” che non ho mai avuto il coraggio di assaggiare;
10- L'oroscopo positivo di Paolo Fox perché mi succede sempre tutto il contrario...

Ma la cosa che mi stranisce e mi spaventa, sicuramente, più di quanto detto fino ad ora è: La gente che parla di se stessa in terza persona!
Ma perché????
A parte che è una cosa difficilissima: “Roberta crede che questo non vada bene, dice che sta male, parla con le amiche...” Ma è una cosa assurdaaaa!!!
Poi, boh, mi è capitato di conoscere ben cinque persone con questo modo di esprimersi, e guarda un po' sono tutte molto strane!
Chiaramente mi riferisco a chi fa interi discorsi in questo modo, non a chi per gioco si “spara” la frase in terza persona.
La verità è che, la cosa mi mette in seria difficoltà perché mi capita spessissimo (sto per svelare un segreto che sarà usato contro di me da tantissime persone) di distrarmi mentre qualcuno mi parla, di perdere totalmente il filo, di pensare a quella giacchetta vista il giorno prima o di ricordarmi che dovevo chiamare la mia amica X, quindi se il mio interlocutore, improvvisamente, si mette a parlare in terza persona è probabile che io inizi a guardarlo con un viso a forma di punto interrogativo e non è bello chiedere: “Scusa ma di chi parli?!?”
Ma questa sarebbe l'ipotesi migliore... pensate a quando, presa dalla vergogna di aver smesso di sentire il racconto circa tre quarti d'ora prima, convinta di quello che sto per dire e “tronfia” del mio discorso da psicologa, stoppo il “Terzapersonaparlante” e dico: “Be credo che dovresti parlare con la tua amica e dirle che questa cosa ti fa stare male, perchè l'amicizia è anche saper ascoltare, venirsi incontro e bla, bla, bla...”

Insomma, parlo anche di Saper Acoltare???? Io??? Io, che non mi sono nemmeno accorta che “L'Egli” in questione era lui, lui... l'amico al quale ho dato la lezione di vita Number One?!?

Ok, svelato uno dei miei punti deboli, chiedo venia a tutti i miei amici! :(

Kiss!
Roberta.

venerdì 7 ottobre 2011

Stay Hungry, Stay Foolish!

Cari followers,
vi chiedo scusa per la mia assenza! Non aggiorno spesso il blog perché in questo periodo ho una sorta di “blocco dello scrittore”, pur non essendo una scrittrice... Quindi, forse, dovrei chiamarlo il “Blocco del non scrittore”?!?
Come avrete già capito dal titolo, vorrei ricordare Steve Jobs: un genio, un mito, un esempio...
La sua morte è stata motivo di molti link su facebook/twitter ,vari ed eventuali social network, trasmissioni tv incentrate sulla sua vita, video, frasi, pensieri del “Visionario dell'Hi-tech”.
Ieri sera, su italia uno, è andato in onda uno speciale su quest'uomo straordinario, e riascoltando il suo ispirante discorso (fatto nel 2005 ai laureandi di Stanford) mi sono venute le lacrime agli occhi e ho cominciato a riflettere!
La vita è troppo breve per vivere quella di qualcun'altro”. Quanto è vero?!?
Mi sono posta delle domande esistenziali (cosa che mi riesce strabene) e facendo un'analisi, sono arrivata a capire che spesso mi ritrovo a vivere una vita condizionata: dagli altri, da quello che vorrebbero per me i miei genitori, da quello che è giusto fare anche quando farei tutto il contrario, dai “giusti modi”, dalla dieta, dalle calorie e dagli standars che la società ci impone.

Ho, allora, deciso di stilare una lista con “Le cose che farei in totale libertà”:

1- Dire alla gente che non tollero di girare alla larga da me (e farlo con modi poco raffinati!);
2- Vedere tizio/a con un taglio/colore di capelli abominevole e dirgli/le che “Il suo parrucchiere è un assassino” invece di fingere che stia benissimo e sorridere;
3- Non accettare la richiesta di amicizia su fb di persone che conosco ma che non vorrei si facessero i fatti miei;
4- Cambiare facoltà e sceglierne una che mi piace ma a detta di tutti: “Non mi darà alcuna possibilità di lavoro”;
5- Mangiare tutte le schifezze esistenti, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto...;
6- Sbadigliare in compagnia di qualcuno e dire chiaramente: “Sì, mi annoio!” invece di: “Sono molto stanca!”;
7- Mandare a quel paese chi se lo merita senza preoccuparmi del fatto che “E' un professore/datore di lavoro e me la farà pagare, perchè LUI ha il coltello dalla parte del manico... eh si, ma IO ho quello di riserva. ù.ù (in senso molto figurato ahahah);
8- Andare a casa della gente e spostare tutto (cosa che, spesso, gli altri fanno a casa mia e che detesto... Mia madre mi ha sempre detto “Non si fa!”... le altre mamme non si sono prese la briga di dirlo ai loro figli!);
9- Minacciare con il cucchiaio di legno il mio fidanzato e vedere nei suoi occhi lo stesso timore che si provava da bambini;
10- Non obliterare il biglietto del bus a Roma quando li aspetto per più di tre quarti d'ora e scatenare una rivolta appena salgono i controllori spocchiosi che vogliono farti la multa: Oltre al danno anche la beffa?!?;
11- Comprare, obliterare ed essere felice anche dei rincari dei bus ticket se il servizio è meritevole!;
12- Andare in giro con dei saponi da regalare a chi ne ha bisogno;
13- Decidere di fare quello che mi va, quando mi va e perché mi va, chiaramente nel rispetto degli altri!;
14- Andare da Nicole Minetti e dirle che a “Noi non ce ne può fregare una bene amata mazza se Senza la t-shirt è ancora meglio!”;
15- Dire cattiverie alle amiche usando la solita frase “Te lo dico perchè ti voglio bene e ci tengo a te”... e daiiii, piuttosto confessa che quel giorno hai il dente avvelenato e non fai prigionieri!!!.

E' ovvio che, questa lista sia in alcuni punti superficiale. Chiaramente ci sono tantissime altre cose che farei, ma ho scelto di scrivere qualcosa che non fosse eccessivamente pesante e indigesto!
E voi, cosa fareste???
Buona giornata Followers...
R.