venerdì 2 agosto 2013

Flusso di coscienza.

Sono sparita, non ho più scritto e non c'è un vero motivo.
L'apatia, l'inquietudine e il nervosismo hanno preso il sopravvento su di me e non mi hanno permesso di essere presente.
 Luglio è stato un mese lungo, infinito, pesante e, alla fine, deludente. 
Adesso spero che qualcosa cambi, che io possa cambiare. Ce la farò? Non lo so, non credo. 

Di nuovo, posso solo dirvi che sono a casa, con la mia famiglia e starò qui, in Sicilia, per tutto agosto.
E da settembre? Si ricomincia, con i buoni propositi, con tanti obiettivi e con la speranza di raggiungere dei traguardi agognati ma che, allo stesso tempo, mi preoccupano così tanto da non essere sicura di volerli raggiungere. 

La mia vita è il solito trambusto. Io sono la solita "pazza" sempre alle prese con i miei miliardi di pensieri, le mie notti insonni, la mia incapacità di dare il giusto peso a certe situazioni e ad alcune persone. 
L'anno scorso, in estate, prendevo decisioni importanti che hanno cambiato, profondamente, la mia routine. È passato quasi un anno e non so ancora dire se le mie scelte siano state giuste o sbagliate. 
È stato un anno intenso, pieno di colpi di scena, molti dei quali avrei preferito non accadessero. 

Cambiano tante cose in un anno, cambiano troppe cose in pochi giorni ed io non riesco ad abituarmici. 
Io non amo i cambiamenti, non so gestirli, non ci riesco neanche quando ne sono l'artefice. 
A volte, ho la sensazione che la vita mi scivoli tra le mani, che scorra senza che io ne partecipi. Mi sento un'osservatrice e non la protagonista della mia esistenza. Sarà perché spesso, quello che mi succede non lo desidero, sarà perché io ho bisogno di più tempo per metabolizzare gli eventi.

Mi auguro solo che da adesso in poi, possa arrivare un po' di serenità anche per me, spero che le cose possano andare tutte al loro posto, che quanto ho seminato sia stato ben seminato e che il raccolto possa essere dei migliori, vorrei dei tempi più tranquilli, vorrei sentirmi in pace e liberarmi di questa inquietudine che mi accompagna costantemente da troppo tempo.
Durante quest'anno, sono successe cose che mi hanno destabilizzato profondamente, ho conosciuto tante persone, sono stata felice come mai prima, ho pensato che fosse arrivato il mio momento perfetto ma poi ho capito che non era così. 
Quando subisci delle delusioni, ti crolla il mondo addosso e ti senti tremendamente sola, senti il peso di un'ingiustizia e ti chiedi perché proprio tu debba sentirti così male. Cerchi delle risposte a tutti i costi, ti colpevolizzi per aver creduto tanto in qualcun altro e ti riprometti di non farlo più. 
È probabile che questo possa indurirmi o inaridirmi, ma cos'altro potrei fare per evitarmi una sofferenza? 


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